Display Italia Magazine: Per il lancio dei modelli Big Bang, Classic Fusion, Spirit of Big Bang caratterizzati da materie prime fuori dal comune il marchio svizzero ha impiegato un elegante totem con una sofisticatissima tecnologia per la sicurezza.
Carbonio, Zirconio Tantalio, Ceramica, ossia materie prime non convenzionali ne tipiche per la produzione di un orologio.
A impiegarli in combinazione con pietre preziose e con i più classici oro e acciaio, ci ha pensato Hublot, o meglio, il suo Presidente Jean-Claude Biver insieme al CEO Riccardo Guadalupe. Continuano una tradizione iniziata dal fondatore Carlo Crocco, ora ritiratosi.
Nel 2012 i due top manager hanno introdotto sul mercato del watchmaking una nuova lega il Magic Gold che
supera l’oro nelle proprietà legate alla resistenza.

Questo corso di ricerca, altalenante
tra l’innovazione e tradizione, tra le altre cose è andato avanti tanto che nel 2005 è stato espresso concretamente nel modello Big Bang un elegante cronografo pluripremiato per la
capacità di rivoluzionare degli schemi dell’orologeria:“Design Prize” al “Geneva Watchmaking Grand Prix” nel 2005, poi lo “Sports Watch Prize” al “Watch of the Year” in Giappone, e ancora il premio “Best Oversized Watch” al “Watch of the Year” in Bahrain. Un successo anche commerciale.

Già nel 2004 le vendite di questo orologio arrivarono infatti a toccare
i 24 milioni di franchi e a fine 2006
si sfiorarono i 100 milioni di franchi svizzeri.

E poi l’anno scorso dal cilindro è spuntato un altro coniglio, a scrivere una nuova pagina nella propria storia dell’orologeria.

Il riferimento è al know-how sviluppato in relazione al trattamento dello zaffiro, e alla capacità di lavorarlo al di là delle serie a bassissima tiratura: sono solamente 500 gli esemplari che numericamente caratterizzano il modello Big Bang Unico Sapphire lanciato appunto nel 2016.

Come è noto lo zaffiro è una delle pietre preziose più complesse, la più resistente ai graffi e la più cristallina che esista. Carrure, lunetta e fondo della cassa di questo orologio esibiscono dunque una totale trasparenza contrastando con i numerosi particolari distintivi: lancetta rossa e cinturino in caucciù. Tutte le novità di questo modello sono state lanciate a BaselWorld 2017 con i nuovi o rinnovati modelli delle serie Classic Fusion e Spirit of Big Bang.
Fusion case Display: l’orologio si vede e non si vede.
Se si volesse descrivere con poche parole il nuovo stupefacente totem espositivo di Hublot, la frase giusta sarebbe “guardare ma non toccare”.
In pratica i totem montano alcuni sensori attorno ai fermi per l’esibizione dei lussuosi orologi di Hublot che sono disponibili senza alcuna teca o vetrina per l’osservazione ravvicinata. Tuttavia nel momento in cui si cerca di afferrare o anche solamente toccare il prodotto, questo viene automaticamente ritratto in 1/10 di secondo all’interno della struttura blindata. Questo meccanismo di protezione può essere installato a parete su un floor stand.

Di fatto i sensori che lo attivano reagiscono alle vibrazioni. E comunque il meccanismo di antitaccheggio Security C-Ring garantisce un ancoraggio solido e sicuro, del cinturino, all’imprendibile basetta. Il sistema espositivo alloggia anche Swipe, un dispositivo digitale interattivo, che tramite il passaggio della mano sopra altri due sensori proietta le info di prodotto sul monitor di supporto.
Nel complesso Fusion Case Display è un mix di design, tecnologia e sicurezza essendo costituito da vetro «espion» (temperato e con pellicola protettiva), lamiera in acciaio a specchio e struttura con tubi di acciaio, tutti materiali che il costruttore, lo studio Dietlin Artisans ha assemblato per andare incontro alle esigenze di esposizione fieristica di Hublot. È questa la destinazione d’uso del materiale espositivo in questione, ma non è escluso possa essere utilizzato in occasione degli eventi sportivi che Hublot sponsorizza, tra presente e recente passato: dalla formula 1 come sponsor ufficiale, allo sci passando per il calcio (Juventus Manchester United e Diego Armando Maradona) e la vela. Il materiale si presterebbe senza problemi di sorta anche all’ambito del canale retail che dal 2011 conta
più di 600 concessionari e decine di boutique. Tra cui quelle monomarca aperte in Italia nel 2017, a Capri e
Porto Cervo. Due negozi dai codici marinari, con allestimenti ad hoc, i cui materiali e colori evocano le spiagge delle due località, oggi tra le più celebri destinazioni turistiche al mondo. All’interno si possono ammirare anche le edizioni limitate speciali e le referenze boutique only.
Il fusion Case Display. Consente di osservare l’orologio da distanza molto ravvicinata, ma nel momento in cui l’astante dovesse prova a toccare il prodotto un meccanismo di antitaccheggio lo ritrae al suo interno. Le due foto raffigurano i due momenti : in modalita espositiva e a prodotto ritratto.
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